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Febbraio mese di tradizioni e nuovi riti

 

 

Da anni abbiamo avuto modo di incontrare e conoscere tante Associazioni e tanti cittadini vimodronesi molto attivi all’interno della vita culturale della città. Questa prima conoscenza si è presto trasformata nel desiderio di collaborare e creare qualcosa insieme. Così hanno iniziato a moltiplicarsi attività ed eventi, a nascere nuove possibilità di incontro e di scambio. Abbiamo iniziato a contaminarci sempre di più.

Poi… l’idea! Perché non darci un’identità? Un nome, una forma, un logo… creare un qualcosa che avesse al suo interno ognuno di noi e allo stesso tempo fosse qualcosa di più… un’unione di intenti, di energie, di idee.

“Amare il proprio paese, il proprio villaggio e le persone che ci sono all’interno,  vuol dire generare qualcosa. Celebrare la festa è il culmine di un processo, di qualcosa che avviene durante l’anno, per cui hai il piacere di ritrovarti, ma anche l’urgenza di creare qualcosa da dare alla tua collettività. (Claudio Bernardi, Vimostory, 2016)

Così con il 2022 è nato il Comitato Culturale di Vimodrone, formato da tutti quei cittadini, quelle realtà ed associazioni del territorio che lavorano insieme per creare e dare vita ad un palinsesto di proposte culturali condivise e diffuse sul territorio. La creazione del logo di questo nascente comitato arriva proprio dalle suggestioni raccolte da tutti i suoi componenti che sono state poi unite e rielaborate da un grafico professionista.

 

 

La Stagione Culturale diffusa è una delle attività su cui il Comitato Culturale si sta concentrando: la proposta di eventi ed attività mensili diffuse sul territorio e dedicate ad un particolare tema scelto insieme, ogni mese un tema differente.

Se per gennaio è stato scelto il tema delle migrazioni, delle partenze e degli arrivi, delle diverse culture, quello di febbraio sarà incentrato sul tema della tradizione.

“Il termine tradizione deriva dal verbo latino tradere, che ha tra i suoi significati quelli di «consegnare, trasmettere, tramandare». Le tradizioni sono quegli aspetti della nostra cultura che ci vengono tramandati dalle generazioni precedenti e che a nostra volta trasmettiamo a quelle future. Le tradizioni presentano molti punti di continuità con il passato. Tuttavia nel passaggio da una generazione all’altra e, soprattutto, nel contatto tra società differenti, le tradizioni si modificano. In particolari epoche storiche si è assistito a fenomeni di ‘invenzione’ della tradizione.”

Enciclopedia Treccani

 

Ci siamo domandati quale sia il significato di tradizione nell’oggi, che vede sempre più l’incontro tra tradizioni e culture diverse, il loro incrociarsi, mischiarsi e contaminarsi. Quali tradizioni continuiamo a celebrare? Quali si sono modificate generazione dopo generazione, incontro dopo incontro? E quali sono nate e ancora saranno inventate?

Siamo partiti da due elementi permeati di tradizioni ovunque nel mondo, il pane e la musica, e da qui abbiamo iniziato ad immaginare…

E quindi cosa accadrà a Vimodrone?

La Vetrina dell’Everest in via Sant’Anna verrà trasformata in una nuova vetrina d’artista sul tema “Il gesto della memoria ieri oggi e domani” dall’artista visiva Giuditta Zorzi, con i suoi tratti grafici su vetro, e sarà visibile dalla strada per tutto il mese.

Il 15 febbraio all’Everest – Spazio alla Cultura verrà organizzato un laboratorio di panificazione sul pane nero di tradizione e saranno letti alcuni brani a tema per adulti e bambini, a cura del Gruppo di Lettura, del Gruppo Nonsolomamme e del Gruppo Mediazione di Vimodrone.

Nel foyer dell’Everest sarà allestita una mostra fotografica a cura della Pro Loco di Vimodrone dedicata ai luoghi di tradizione della città.

Il 18 febbraio, per il terzo appuntamento della Stagione di Teatro all’Everest, calcherà il palco della sala la Compagnia ATIR Teatro Ringhiera con lo spettacolo di teatro-canzone “Anche per oggi non si muore. Lo strano caso del Signor G.”, un omaggio al grande artista milanese Giorgio Gaber attraverso le sue canzoni e i suoi monologhi. Come molti sapranno, spesso le serate teatrali all’Everest sono aperte da un “apripista”, un gruppo o compagnia che inaugura la serata con un momento performativo legato al tema del giorno. In questa occasione apriranno infatti la serata con alcuni brani i giovani studenti musicisti della Crescendo Orchestra.

Buon mese di febbraio, di tradizioni, di scoperte, di contaminazioni!

 

Per partecipare al workshop di panificazione: prenotazione gratuita e obbligatoria scrivendo a info@industriascenica.com

 

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