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Porta Festa!

A fine maggio, durante l’evento “Porta Festa!” abbiamo festeggiato la consegna a tutti i bambini e le bambine dell’I.C. Abbado di Vimodrone dei nuovi portapranzo realizzati con gli allievi delle classi terze della primaria. Ma cosa come sono stati creati questi portapranzo? E cosa è accaduto durante questa festa? Ecco il nostro racconto!

 

Quest’anno i bambini e le bambine delle classi terze della scuola primaria, coinvolti all’interno del progetto ColtiviAMOci, hanno lavorato all’ideazione di un personaggio a partire da un frutto o da una verdura e ne hanno definito tutte le caratteristiche: un buffo cappello, un mantello da supereroe.

Così, un’arancia buffa, una fragola profumata o un’ananas rock’n roll si sono trasformate in vere e proprie mascotte, e sono state stampate su un portapranzo davvero speciale!

Sappiamo che la felicità è reale solo se condivisa, abbiamo pensato quindi di organizzare una giornata per celebrare lo stare e fare insieme.

Si è tenuta così, per ogni plesso dell’I.C. Abbado, una vera e propria festa!

I ragazzi della scuole primaria di secondo grado hanno organizzato alcuni, meravigliosi, intermezzi musicali con violini, chitarre e flauti traversi.

La musica ha aperto le danze per i racconti: i nonni di Favoleggiamo ci hanno deliziato con buffe storie di una mela, di una torta tutta strana e tanti altri aneddoti su personaggi… commestibili.

I racconti non si sono fermati qui: i veri protagonisti, i bambini, hanno preso parola in prima persona e hanno raccontato ai loro compagni e a tutti i presenti il processo creativo della realizzazione del portapranzo.

Un momento speciale di condivisione che si è concluso con la distribuzione, a tutti i bambini e a tutte le bambine, dei portapranzo ColtiviAMOci!

Ora ogni bambino può ammirare i protagonisti sul proprio portapranzo, così che possano iniziare un percorso insieme, di buona abitudine alimentare e all’insegna dell’antispreco.

Questa Festa è inserita all’interno del palinsesto di eventi del “Festival Inneschi – Noi siamo Bene Comune”.

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