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Intervista a Lou Cash and the Tyre Kickers – venerdì 30 Circolo Everest

Il rock n’ roll che non passa mai di moda: intervista a Lou Cash and the Tyre Kickers.

Sabato li vedremo sul palco dell’Everest in un live con ben due band di supporto: The Mistakes e L’Ora del Poi.
Loro sono i Lou Cash and the Tyre Kickers, giovane band devota alla causa del Rock n’ roll anni ’50 e del Rockabilly.
Appuntamento all’Everest venerdì 30 per la seconda serata Magma-Esplosioni Musicali del 2015. Si inizia alle 21:30, doors 21:00. Ingresso free con consumazione obbligatoria. A questo link l’evento Facebook con tutti i particolari della serata.

I.S. Chi sono i Lou Cash and the Tyre Kickers e a chi parlano?
Beh, siamo quattro amici che si divertono facendo musica. Potremmo sembrare “roba passata”, ma in realtà ci sentiamo molto attuali: il rock n’ roll, il rockabilly sono ancora tremendamente moderni così com’è moderna la mentalità, il modo di essere che c’è dietro: il divertimento. E anche per questo non abbiamo un target definito, il rock n’ roll, il divertimento, è adatto a tutti!

I.S. Cosa si deve aspettare il pubblico dell’Everest dal vostro live?
Se c’è una cosa che vorremmo, è che il pubblico si diverta, balli, si alzi in piedi e si muova a ritmo della musica che facciamo! E’ la nostra benzina, quello che ci fa tirare avanti.

I.S. Cosa vuol dire per voi fare musica?
Significa stare insieme, creare qualcosa dal nulla, un suono, un’ idea che si trasforma in musica.

I.S. Tra 5 anni i Lou Cash avranno scalato le classifiche musicali in Italia e all’estero: cosa rimpiangerete del vostro gruppo nel 2015?
La musica che proponiamo ha già scalato le classifiche decenni fa, quindi alla scalata verso il successo, per ora, non ci pensiamo. Ci auguriamo però di crearci una nicchia di ascoltatori e seguaci che possa farci andare avanti. E’ questo il nostro obiettivo primario e, nel caso non ci saremo riusciti, è quello che rimpiangeremo.

I.S.: Parliamo di Milano: com’è fare musica in questa città? La percepite come una realtà “a misura di artista”?
“Milano è bella. E’ varia e i locali sicuramente non mancano. Per chi vuole suonare ed è alle prime armi potrebbe risultare un po’ ostile, ma basta farsi un po’ le ossa in giro e tutto diventa sicuramente più facile.

I.S. Quanto c’è di Milano e della Martesana nei vostri pezzi?
Milano è una gran città, sicuramente non rientra nelle nostre canzoni, ma sicuramente è nei nostri cuori e nelle nostre menti. Ogni giorno, indipendentemente dal genere.

I.S. Cosa vi aspettate dal vostro live di venerdì all’Everest e cosa vi sorprenderebbe?
Tanta gente pronta ad invadere la pista da ballo…e anche un paio di birre.

I.S.: Se vi dico Circolo Everest voi cosa mi dite?
Beh, il primo concerto l’abbiamo fatto qui, avrà sempre un’accezione particolare.

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