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Everest e Industria Scenica. Un sodalizio artistico che compie quattro anni, oggi

Il 21 febbraio 2014 lo ricordiamo molto bene. Le luci, le sedie posizionate nel dettaglio una a una, le candele nei bicchieri. E i vasi di peonia, quelli, li abbiamo messi per ultimi. C’erano tante persone, tanti amici e chiunque ci abbia aiutato ad allestire l’Everest – ché non è stato semplice.

Una nuvola di polvere avvolgeva gli oggetti storici e autentici, usati per quarant’anni. Quaranta lunghi, piacevoli anni che avevano animato il borgo alle porte di Milano, Vimodrone. Ogni quadro, ogni musicassetta ritrovata raccontava di un passato fatto di episodi che abbiamo recuperato nel tempo e che cerchiamo di custodire e raccontare. Tutta questa polvere, non è stato facile toglierla così come mettere a posto quarant’anni di spazio. Abbiamo dipinto il bar e rivoluzionato la sala, mantenendone l’anima e il progetto balera: il Dancing Everest.

Ma quella sera, quel 21 febbraio, lo spazio era pronto e vestito a puntino. E lo stupore! Sì, lo stupore di tutti i collaboratori e dei clienti fu il nostro primo traguardo, quello che legava in un matrimonio artistico – il sodalizio in cui tuttora crediamo -, l’Everest a Industria Scenica.

Una festa. Anzi, una festa dentro alla festa. Un debutto doppio, forse triplo: uno spazio nuovo, la prima di WEBulli e una rinascita di noi come motore di un nuovo progetto.

I nostri ringraziamenti vanno a: Bombelli, Conca, Paola, Ida, Giusy, tutti i ragazzi del corso di teatro, tutti quelli che passano a trovarci quotidianamente o a ballare il sabato sera. Ogni giorno l’Everest è una vera sorpresa.

Auguri a tutti noi!

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