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Sette teatri cooperativi lombardi lanciano sette spettacoli teatrali fruibili online

In vitro, espressione usata nel linguaggio scientifico con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e, comunque, al di fuori dell’organismo vivente. 

 

Dal dizionario Treccani

 

Provare a guardare le cose con occhi diversi ci consente di esplorare territori nuovi, di contaminare i saperi, intrecciarli e di percorrere strade diverse per provare nuove esperienze collettive. La Cultura suggerisce sempre una rinascita e ci consente di guardare oltre le difficoltà. E’ questo il caso di Invitro – Teatro On Demand, la prima stagione teatrale interamente in streaming e on demand, con protagonisti sette teatri cooperativi lombardi, tra cui noi di Industria Scenica. 

 

Il progetto, sviluppato e coordinato da Coopservizi, fa parte delle iniziative di innovazione digitale promosse da Fondazione Pico, Digital Innovation Hub di Legacoop, ed è un esperimento cooperativo volto a creare una sinergia comune tra i teatri milanesi e lombardi. Oltre a Industria Scenica, in scena con lo spettacolo “WEBulli” della propria compagnia Elea Teatro, ci sono il Teatro dell’Elfo, il Teatro del Buratto, MTM Manifatture Teatrali Milanesi, il Teatro Menotti, il Teatro della Cooperativa e Teatro Magro di Mantova.

 

Un esperimento cooperativo per mantenere il legame con il proprio pubblico e ripensare con creatività e coraggio il futuro del teatro, ma anche un progetto che si pone nell’ottica della cooperazione tra diverse realtà e dell’esplorazione di nuove forme di fruizione. 

Fino al 30 settembre su www.invitro.coop sarà possibile guardare sette spettacoli messi in scena appositamente per essere visti online. Il pubblico potrà scegliere se guardare una singola opera oppure sottoscrivere l’abbonamento. 

Altro dato non poco significativo di Invitro: il 5% degli incassi costituirà una raccolta fondi a favore dei lavoratori dello spettacolo, in collaborazione con la cooperativa Smart. 

 

Industria Scenica partecipa con “WEBulli”, uno spettacolo che indaga i fenomeni di cyberbullismo e sexting, ossia gli atti di bullismo e molestia e lo scambio di contenuti espliciti di carattere sessuale effettuati tramite i nuovi media digitali. Il video si incrocia con il teatro diventando elemento fondamentale in scena, fungendo da scenografia, da scansione temporale degli eventi e da parte integrante della narrazione.

 

La storia raccontata è quella di Anna, una ragazza di 14 anni che fa le superiori in una cittadina alle porte di Milano. Ha una migliore amica, ha anche un ragazzo. È carina, è popolare. Un giorno si fa un video per il suo fidanzato. Ma quel video inizia a saltare da uno schermo all’altro senza più fermarsi in un vortice di insulti e bullismo.

 

Bullismo che a scuola c’è sempre stato, come anche il bisogno di farsi notare. Ma come sono cambiati oggi questi fenomeni tra social network e nuove tecnologie? Oggi gli “schiaffi” sono diventati intangibili, sono video pubblicati online, messaggi anonimi, foto rubate, false identità. Fisicamente fanno meno male, ma quanto feriscono nell’anima?

 

Guarda lo spettacolo a questo link: www.invitro.coop/it/webulli

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