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I Madame Rebiné azzardano Il Giro della piazza

Hanno immaginato che l’Everest fosse una piazza su cui muoversi e andare lontano. Ci hanno messo le loro biciclette e hanno iniziato a pedalare. Poi si sono accorti di gareggiare. Da fermi.

I Madame Rebiné sono l’ultima compagnia ad abitare gli spazi dell’Everest in questo 2018 di Residenze Artistiche, per studiare e perfezionare Il Giro della piazza – il loro ultimo spettacolo con la regia di Mario Gumina. La compagnia Madame Rebiné nasce nel 2011 a Toulouse maturando, un progetto iniziato a Torino nel 2007 dall’incontro, presso la scuola di circo Flic, fra Andrea Brunetto, Max Pederzoli e Alessio Pollutri.

Madame Rebiné racconta storie arricchite di una profonda coscienza ironica che permette di giocare con le debolezze dell’essere umano senza mai mancargli di rispetto. Convinta che le più grandi libertà nascano dall’accettazione dei propri limiti, ha fatto della risata il suo logo e della poesia lo strumento con cui trasmettere la fiducia in tutto ciò che di bello c’è nel mondo. Con Il Giro della piazza, i tre circensi portano in teatro una gara avventurosa che è nata dalla passione e dallo studio della storia delle competizioni che hanno spianato la strada ai grandi nomi del ciclismo italiano: Bartali, Coppi e Pantani. I Madame Rebiné ci hanno tratto l’ispirazione per pedalare lontano con uno spettacolo ciclocomico metà fra il circo e il teatro. In scena due velocipedisti animati da un conduttore si sfiatano, pedalando, fino a toccare i propri limiti in una corsa che non arriva da nessuna parte. «Un azzardo» hanno dichiarato i tre circensi «Un azzardo per noi che per la prima volta ci cimentiamo in uno spettacolo di mimo, muto con pochi sketch circensi». 

La performance andrà in scena la prossima estate dopo una serie di altre residenze in giro per l’Italia, quando i Madame Rebine’ saranno pronti a ricordare al proprio pubblico che finire una gara è da sempre importante. Ma gareggiare lo è ancora di piú.

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