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TEATRO DEI GORDI

TEATRO DEI GORDI

Periodo di residenza: 25 giugno – 8 luglio

 

IL PROGETTO

 

“Note a margine”

Artisti in residenza: Teatro dei Gordi

 

Una camera ardente allestita nel seminterrato di un ospedale. Una bara aperta, alcuni paramenti e qualche visitatore. Nei rituali funebri la morte deve sembrare un riposo, il defunto ancora presente, il dolore unanime, il luogo del commiato dev’essere totalmente dedicato e la cerimonia deve rispecchiare le presunte volontà altrui. Queste sono le premesse di un’ultima tragica commedia, perché si infrangono sempre contro l’impaccio della materia, la verità del corpo, le diverse sensibilità e gli imprevisti della vita. Note a margine è un progetto che debutterà nell’estate 2024. Durante la nostra residenza presso Industria Scenica ci piacerebbe continuare a raccogliere suggestioni, storie, pezzi di vita e proseguire la nostra indagine nel teatro fisico, alla ricerca di gesti che raccontino il nostro presente.
La nota a margine è un appunto che ormai trova spazio solo sui bordi, tra le righe o in fondo ad un testo già impaginato. È un segno per rendere più accessibile una pagina che non abbiamo scritto noi o un promemoria per una futura rilettura. Qui lo intendiamo come ogni gesto dedicato a chi se n’è andato, ma è anche rompere più o meno volontariamente la linearità di una cerimonia; è ogni nostro sconfinamento o smarginatura dovuta all’irrompere delle emozioni o a quella sensazione tutta umana di essere parte di una storia che ci precede e che non finisce con noi.

 

 

LA COMPAGNIA

 

 

Il nome Gordi è nato nel 2010 davanti ai fornelli di una casa in affitto in Giudecca; alcuni di noi erano a Venezia per un laboratorio con Anatolij Vasiliev. “Gordi”, così, per gioco, un po’ in omaggio alla nostra accademia, la Grassi, un po’ perché suona bene; in latino, gurdus è un terreno fertile, poi c’è il billete gordo che in spagnolo è il biglietto fortunato. Sarebbe “Teatro dei Gordi”, ma ci chiamano Gordi anche perché non abbiamo un teatro. Abbiamo una città d’adozione, Milano. Abbiamo collaborato all’organizzazione di IT Festival del Teatro Indipendente alla Fabbrica del Vapore, scintilla per un primo e unico spettacolo di teatro per l’infanzia: un adattamento del GGG di Roald Dahl. Nel 2015, grazie al bando FUnder35, ci ricentriamo su una nuova proposta artistica ricevuta da Riccardo Pippa, che da qui in poi diventerà il regista della compagnia: un canovaccio su una Morte maldestra che deve svolgere il suo mestiere. Ilaria Ariemme inventa per noi e con noi le maschere dello spettacolo che prende in prestito il titolo dalla poetessa polacca Wislawa Szymborska: “Sulla morte senza esagerare”. Realizziamo i primi 20 minuti del lavoro a Crevalcore, dagli amici di Sementerie Artistiche. Dopo i primi riconoscimenti otteniamo una coproduzione col Tieffe Teatro Menotti e debuttiamo lì nel 2016. Il fermento artistico porta con sé anche fallimenti creativi, bandi persi e lunghe residenze che non hanno mai portato ad uno spettacolo. Ma Sulla morte continua a replicare e il “billete gordo” è quello che porta Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti, a vederlo. Le piace e si offre di coprodurre il progetto successivo. Da questa collaborazione nascono gli spettacoli “Visite” e “Pandora”.

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