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CAPITOMBOLO / LA CORTE DELLA CARTA

di e con Anna Penone

produzione Corte della Carta

“Tombolo era un piccolo Barbagianni che viveva con Mamma e Papà in cima a un albero molto alto dentro un campo. Tombolo era grosso e soffice. Aveva un bellissimo collare a forma di cuore. Aveva occhi enormi e tondi. Aveva le ginocchia molto appuntite. In effetti era uguale a tutti gli altri piccoli Barbagianni, tranne che per un particolare. Tombolo aveva paura del buio. “Non puoi avere paura del buio” diceva Mamma. “I gufi non hanno paura del buio”. “Io si” diceva Tombolo. “Ma i gufi sono uccelli della notte” insisteva lei. Tombolo si guardò le punte delle zampe. “Io non voglio essere un uccello della notte” borbottò. “Voglio essere un uccello del giorno”.

La narrazione prevede un momento di svelamento della tecnica “come si fanno le ombre?”. I bambini verranno poi coinvolti a piccoli gruppi a cui verranno assegnati degli schermi, dei materiali e delle luci, e a cui verrà chiesto di giocare riraccontando quello che hanno visto, utilizzando la tecnica del teatro di ombre.

 

LA CORTE DELLA CARTA

La Corte della Carta è un’associazione culturale, laboratorio artistico ed officina di idee che nasce per indagare la materia carta in arte, artigianato, teatro e percorsi didattici. Opera attraverso animazioni, spettacoli e laboratori. Tra i componenti dell’associazione ci sono artisti, atelieristi, attori, bibliotecari e insegnanti. Nella carta si nascondono le storie, che possono essere raccontate, lette o messe in scena, scritte e disegnate. Si nascondono oggetti pronti a diventare personaggi. Il teatro di figura in particolare è un ambito di ricerca per i soci della corte che si sono formati partecipando ai seminari. Tra questi citiamo quelli promossi dal Teatro del Corvo con Natale Panaro, Bruno Leone, Tinin Mantegazza, Albert Bagnò e Gigi Gherzi con il Teatro degli Incontri. Poi il felice incontro con i Bread and Puppet di Peter Shumann. Da queste frequentazioni nasce l’amore per i materiali “semplici” utilizzati come cantastorie.

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