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Cyberbullismo e teatro

Un argomento caldissimo e purtroppo sempre più diffuso quello del cyberbullismo tra gli adolescenti: una nuova forma di bullismo praticata online tramite la diffusione in rete e nei numerosissimi social network esistenti di foto, video, messaggi contenenti insulti e qualsiasi altro tipo di materiale denigratorio.

Il cyberbullismo, che come nel bullismo tradizionale vede un accanimento contro qualcuno considerato per qualche motivo “diverso” o preso di mira per altri motivi, ha però alcuni elementi del tutto nuovi che lo differenziano da questo: l’anonimato e la possibilità di creare finti profili sotto falsi nomi dietro cui ci si può nascondere; la difficile reperibilità e controllo di questi atti disseminati nella vastità della rete; l’indebolimento della percezione della portata di ciò che si fa e si scrive e delle conseguenze che può scatenare; l’assenza di limiti spazio-temporali che rende la vittima raggiungibile in qualsiasi momento e non più esclusivamente in luoghi circoscritti.

Questi atti di bullismo vengono scatenati in genere contro chi è considerato più debole o, al contrario, contro chi è popolare e rischia di attirare su di sé antipatie e invidie. Sono purtroppo numerosi ormai i casi di persecuzione online finiti in tragedia con il suicidio o tentato suicidio delle giovanissime vittime che non hanno retto alla vergogna e all’enorme pressione scatenatasi contro di loro spesso da coetanei conosciuti.

E’ fondamentale affrontare questo tema con gli adolescenti di oggi, strutturare delle iniziative che parlino di questi fenomeni e si concentrino non sulla demonizzazione di social network e chat, ma sull’educazione ad un loro utilizzo sicuro, sulla gestione della propria immagine online, sull’acquisizione di una consapevolezza di ciò che si scrive e pubblica nella rete che è , per l’appunto, di dominio pubblico e mai privato ed intimo. E’ infatti evidente come molto spesso manchi totalmente la percezione di questo, e profili, pagine e commenti vengano gestiti come diari personali senza alcun filtro a ciò che si scrive.

Industria Scenica ed Elea Teatro provano ad affrontare questo delicato tema con WEBulli, uno spettacolo che vuole parlare a ragazzi ed adulti in modo diretto, leggero ma tagliente. Lo spettacolo, che è attualmente in prova, avrà una componente video intrecciata alla parte performativa, che avrà il compito sia di raccontare parte della storia sia di parlare del linguaggio e dei meccanismi dei social network. Storie di cyberbullismo, con i loro personaggi, si intrecciano così in questo spettacolo a momenti più scanzonati che parlano di noi e della nostra vita tra le nuove tecnologie, cercando di non adottare mai una visione critica e dall’alto bensì lo sguardo “da dentro” e senza giudizio di chi lo vive sulla propria pelle.

WEBulli, dopo essere stato presente a Next 2013 di Regione Lombardia nella sua presentazione di studio, debutterà il 21 e 22 febbraio alle ore 21 allo Spazio Balera Dancing Everest di Vimodrone.

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