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DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA – CHIARA CALLEGARI E MATTIA MICHELE DE RINALDIS

DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA – CHIARA CALLEGARI E MATTIA MICHELE DE RINALDIS

Periodo di residenza: 26 ottobre – 1 novembre 2020 + una settimana in via di definizione

 

IL PROGETTO

 

“LET’S BURY”

di Chiara Callegari e Mattia Michele De Rinaldis

con Isabella Rizzitello, Sebastiano Bronzato, Marko Bukaqeja

 

Quello dei funerali è un mercato che fa gola. Nel nostro Paese, nonostante qualche riduzione, il settore comporta dei guadagni considerevoli: il costo può variare, da circa 1.500 euro sino ad arrivare a 15 mila euro (per una media di circa 3 mila euro), da moltiplicare per un numero di decessi annui che in Italia supera i 340 mila (dati Istat, in costante crescita).

In Italia ci sono più di seimila imprese di pompe funebri, capaci di accontentare ogni tipo di clientela: chi vuole spendere poco, chi non bada a spese e chi è alla ricerca di qualcosa di originale. Perché ormai inumazione, tumulazione e cremazione sono obsolete, e dunque meglio far sparare le proprie ceneri in cielo con i fuochi d’artificio o trasformarle in un gioiello da lasciare ai propri cari.

A fare da contraltare è la triste sorte degli insepolti. Senzatetto, immigrati, anziani o bambini nati morti, persone i cui parenti, se ci sono, non vogliono o non possono farsi carico del funerale. In questi casi le salme possono aspettare anche anni in una cella frigorifera prima di essere seppellite. A Roma è l’Ama, l’azienda per lo smaltimento rifiuti a prendersene cura, in altre città è il comune. Ma le pratiche da sbrigare richiedono tempi lunghi e se ci si mette di mezzo la politica è ancora peggio. Allora, in questo complesso macchinario burocratico ed economico, dove sta la ritualità? Dove sta il rapporto più autentico con la solennità della morte? Dove sta la nostra umanità?

Da queste riflessioni è nato il nostro lavoro, già finalista al Festival I Teatri del Sacro 2019, le cui tematiche sono, ora più che mai, tremendamente attuali. Perché parlare di morte oggi, avendo impressa la recente immagine dei camion militari a Bergamo o il dramma di non poter salutare i propri cari, diventa ancora più difficile. E quello che non veniva raccontato per scaramanzia, ora è taciuto per pudore. Siamo spinti però da una salda convinzione: se il teatro, per avere valore, deve essere lo specchio della società, deve raccontarla, scuoterla e metterla di fronte alle proprie contraddizioni, allora questo è il momento giusto per svelare ciò che ruota attorno a un defunto e al nostro rapporto con il funebre.

LA COMPAGNIA

 

Chiara Callegari è diplomata in Regia alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano, lavora al fianco di Valerio Binasco, Andrea De Rosa e Maurizio Schmidt. Studia in Francia con Cristophe Triau e Patrice Bartes approfondendo il suo interesse per la performance e il teatro contemporaneo.

Come regista teatrale vince il Premio Petroni – Residenza Idra 2019, Bando Intercettazioni-Claps 2019, Miglior regia al Festival Libero Teatro Sicilia 2019. Finalista al Festival Teatri del Sacro 2019. Nella stagione 2019/2020 è prodotta dal Teatro Elfo Puccini.

 

Mattia Michele De Rinaldis è laureato in Scienze della Comunicazione e diplomato come Autore Teatrale alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano, debutta come drammaturgo con il suo testo Vortice, rappresentato al teatro Franco Parenti di Milano all’interno della rassegna “Teste Inedite 2018”.

Nel 2019 completa la sua formazione teatrale con il conseguimento del master di Alta Formazione “Attore-Creatore” presso la Residenza Idra di Brescia, ricevendo gli insegnamenti di eccellenze del teatro italiano quali Giuliana Musso, Michele Bertoni, Serena Sinigaglia, Tindaro Granata e la compagnia Bartolini-Baronio.

Come drammaturgo prende parte al progetto teatrale Let’s bury, finalista al festival “Teatri del Sacro 2019” e vincitore del bando “Claps-IntercettAzioni” nel 2019.

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