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Intervista all’insegnante di teatro Mabel Lopez

“Nel mio lavoro cerco di creare un linguaggio artistico e formativo che abbia come basi: l’ascolto di sé e degli altri, la relazione interpersonale, l’espressione creativa del mondo emotivo e il lavoro collettivo.”
Mabel Lopez

Mabel Lopez svolge attività teatrale con progetti per l’infanzia e l’adolescenza collaborando con enti privati e pubblici. Nel 2015 ha iniziato a collaborare con Industria Scenica realizzando dei “Corsi di teatro per la fascia d’età 6-11 e 11-14 anni”, all’interno della nostra Scuola di Arti Performative Base Everest. Il 27 maggio i suoi studenti saliranno sul palco del Circolo Everest con lo spettacolo “Miss Peregrine’s – Home for Peculiar Children”, tratto dall’omonimo libro di Ransom Riggs.

L’abbiamo incontrata mentre faceva le ultime prove con i giovani attori e tra una scena e l’altra ci siamo scambiati alcune parole su di lei e il suo lavoro.

1. Ciao Mabel, ci parli un po’ di te?
Sono una donna spagnola, madre di due figli, che ha dedicato gran parte della sua vita all’Arte.

2. Qual è il tuo lavoro?
Sono insegnante e regista teatrale.

3. In cosa consiste il tuo lavoro?
Insegnare tecniche teatrali – tra cui espressività, danza, ritmo, lavoro di gruppo, ecc. – a bambini, ragazzi e adulti utilizzando un metodo teatrale fondato sulla fiducia incondizionata nelle capacità dell’altro e verso il cambiamento, con l’obiettivo principale di accompagnare i miei allievi attraverso la ricerca dell’armonia tra corpo-mente-emozioni.

4. Da dove nasce questa passione per il teatro?
Dal bisogno di esprimere al massimo il mio mondo emotivo! Dopo aver provato e amato la fotografia, la danza e la pittura, ho riconosciuto nel teatro quella capacità di contenere al suo interno tutte le altre arti da me sperimentate! Da quel momento l’ho abbracciato e mai più mollato! 

5. Che tipo di lavoro fai con i ragazzi?
Nel programma dei corsi per ragazzi si affrontano i vari linguaggi legati al teatro: espressività, danza, musica, pittura…
Gli obiettivi emergono attraverso esercizi collettivi, tra cui l’ascolto di sé e degli altri, le relazioni interpersonali, l’espressione creativa del mondo emotivo e il lavoro collettivo.

6. È difficile seguire contemporaneamente molti ragazzi di età differenti?
L’attenzione deve essere maggiore! Questo programma ha i suoi pro e i suoi contro. L’ideale, ed è l’obiettivo della scuola per l’anno didattico 2017/2018, sarebbe creare gruppi differenziati.

7. Sappiamo che quest’anno state preparando uno spettacolo molto interessante e particolare, ti andrebbe di svelarci qualcosa?
Sabato 27 maggio, alle 16:00, va in scena al  Circolo Everest: “La casa per bambini speciali di Miss Peregrine”. Potevamo scegliere altro? Ognuno di questi ragazzi, o meglio giovani attori, è veramente speciale!

Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo fantasy, il primo della serie Miss Peregrine, dello scrittore statunitense Ransom Riggs. Narra la storia di un ragazzo che, a seguito di una terribile tragedia familiare, si reca in una piccola isola del Galles alla ricerca di un gruppo di bambini dal talento speciale, che vivono in una casa diretta dalla misteriosa direttrice, Miss Peregrine, di cui il nonno gli ha molto parlato durante l’infanzia.

8. Se ti dico “Everest”, tu cosa mi dici?
Everest: il monte più alto della terra! Scherzo! Everest è uno spazio nel cuore di Vimodrone, gestito da un gruppo di persone di speciale sensibilità, umana e sociale, che propongono validissime attività  artistiche nel territorio, coinvolgendo persone di ogni età.

Ringraziamo Mabel per aver condiviso con noi la sua passione per il teatro e per averci svelato alcuni dei suoi segreti.
Non ci rimane che invitarvi sabato 27 maggio alle 16:00, in Via S. Anna 4, per assistere a “Miss Peregrine’s – home for Peculiar Children“.
Per i più curiosi invece: scoprite di più sulla nostra Scuola di Arti Performative Base Everest!
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