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Giovani 0.0: formare giovani cittadini digitali attraverso il teatro.

Il 2017 per Industria Scenica si sta rivelando un anno davvero intenso nell’ambito della formazione tra adolescenti e preadolescenti, soprattutto per quanto riguarda l’educazione ai comportamenti online e l’utilizzo consapevole della propria immagine digitale.

In particolare sono tre i progetti appena partiti e che coinvolgono, nei territori di Milano e Monza-Brianza, vari gruppi di ragazzi a partire dai 13 anni: SLANG nel Vimercatese (MB), GLITCH a Cernusco sul Naviglio (MI) e OCCHIO ALLA RETE a Basiano Masate (MI). I progetti si svolgono in accordo con le metodologie della peer & media education, ossia la formazione tra pari mediata da tecnologia (computer, smartphone, tablet, piattaforme digitali, video, ecc.). Tutti questi progetti riguardano la tematica dell’identità digitale, le diete multimediali dei giovani e l’analisi delle potenzialità e dei rischi dei nuovi media e del web.

 

Il progetto GLITCH, realizzato in collaborazione con il Comune di Cernusco sul Naviglio e il Cag Labirinto, coinvolge un gruppo di adolescenti delle scuole superiori in un laboratorio teatrale che porterà alla creazione di una performance rivolta agli alunni delle scuole medie della città. Nel mondo digitale un Glitch è un errore non periodico del sistema, ossia qualcosa di completamente imprevedibile che interrompe una sequenza perfetta; un Glitch è uno sbaglio e come sbaglio è un elemento umano che entra nella macchina. Allo stesso modo le persone nella rete online, nei loro profili virtuali, nelle chat con altri utenti, possono subire una sorta di “disumanizzazione”: ce lo raccontano le tante emoticon, le emoji e i vari stati che cercano di inserire in app e social network le emozioni. Cosa succede quando l’umano entra nella macchina e la macchina nell’umano?

Il progetto SLANG, realizzato in collaborazione con il CREMIT – Centro di Ricerca dell’Università Cattolica di Milano e la Cooperativa Spazio Giovani di Monza e Brianza e finaziato dalla Fondazione di Comunità di Monza e Brianza, è suddiviso in due parti: un gruppo di ragazzi segue un percorso di formazione sui rischi legati al web che li porterà a gestire 2 incontri di peer education nelle classi delle scuole medie, mentre un secondo gruppo parteciperà ad un laboratorio intensivo di teatro per la creazione di una performance teatrale per i propri coetanei. Gli incontri nelle classi e lo spettacolo teatrale sono parte di un unico percorso in cui si vogliono coinvolgere le scuole medie del Vimercatese per una riflessione sulla prevenzione ai comportamenti a rischio nell’online.

Il progetto OCCHIO ALLA RETE, organizzato in collaborazione con le Acli di Basiano Masate e l’Istituto Comprensivo Basiano Masate, con il patrocinio del Consiglio Regionale e del Comune di Basiano Masate, vede 16 ragazzi coinvolti in un percorso di formazione e informazione sui social network e il web. Il progetto ha la finalità di creare una maggiore consapevolezza sulla cyberstupidity (ovvero i comportamenti scorretti online) e sperimentare metodologie innovative e partecipate che rendano i giovani protagonisti della propria comunità di riferimento. Infatti il progetto si apre a tutta la cittadinanza con interviste in strada e serate tematiche, incontri con esperti e ricercatori per conoscere più approfonditamente la normativa e la legislazione associata al fenomeno, così da contrastare alcuni stereotipi legati alle diete multimediali dei giovani.

Tre progetti quindi che si sviluppano in territori differenti con diversi partecipanti, ma che hanno un’anima comune e nascono dalla medesima esigenza di coinvolgere sempre di più adolescenti, preadolescenti e giovani nella sensibilizzazione alla tematica dei rischi online, tematica che ormai Industria Scenica indaga da anni con precedenti progetti di successo come WEBULLI, WE ARE e Image Me.

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